SABATO 4 NOVEMBRE 2017 - FESTA DELL'UNITA' NAZIONALE E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE

Pubblicata il 25/10/2017
Dal 25/10/2017 al 04/11/2017

L'Amministrazione Comunale celebra il IV NOVEMBRE 2017 - FESTA DELL'UNITA' NAZIONALE E GIORNATA DELLE FORZE ARMATE rendendo omaggio ai caduti della Grande Guerra  con la pubblicazione , fra le tante, di questa lettera scritta da un giovane  soldato in trincea,  in ricordo e a suffragio del  sacrificio di tanti uomini per la  nostra PATRIA.
 
"Caro padre, sono qui in trincea da più di un mese, credo. Ho perso la condizione del tempo. Non ricordo più nemmeno il giorno in cui vi ho lasciato. Siamo partiti in tanti e c’erano anche i miei amici. Sono giorni che non li vedo e credo che abbiamo cessato di combattere. Come sta vostra moglie? Mi manca tanto anche lei, la sua voce, il suo profumo, la sua cucina. Con molta fatica siamo riusciti a scavare la trincea e a circondarla di filo spinato. Fin dall’alba si sentono suoni acuti, rimbombanti, forti che sogno anche la notte. Delle volte mi è capitato che, mentre stavo dormendo, mi svegliavo di soprassalto, credendo che avessero sparato o lanciato qualcosa. Come vi ho già detto, padre, le condizioni di vita sono molto dure: spesso siamo costretti a camminare nelle trincee con l’acqua che arriva fin sopra la vita. Il clima è rigido, con qualche fiocco di neve, sono poche le volte che ho visto la luce del sole. Quanto vorrei poter essere adesso vicino a voi, come quando ero bambino. Ricordate? Quando la madre mi stringeva al petto dicendomi che sarei diventato forte e coraggioso. Quando giocavo insieme ai miei fratelli a nascondino con la gonna della nonna. Bei tempi! Non avrei mai pensato di poter finir qui, sul fronte, a combattere per la patria, per completare l’Italia e per sentir la soddisfazione di dire: SI sono italiano e ho combattuto per la mia nazione e proprio come direbbe Manzoni: Oh dolente per sempre colui che da lunge, dal labbro d’altrui, come un uomo straniero, le udrà! Che a’suoi figli narrandole un giorno dovrà dir sospirando: io non c’era. Ma accanto a questo mio incoraggiamento positivo ce n’è uno negativo che mi f sentire un codardo, un traditore, un topo in cerca di un nascondiglio per non essere trovato. Ho paura che la morte mi prenda e mi trascini con sé. Non voglio. Mi sento colpevole, ma non so di cosa. Non sto in pace con me stesso. Mi basterebbe vedere il vostro volto, padre, per trovare un po’ di forza e di fiducia. Tristemente devo lasciarvi, il generale Cadorna ci chiama. Un abbraccio. Vostro figlio. ""

In allegato le manifestazioni celebrative che si svolgeranno a Poggio Renatico,  Coronella, Chiesa Nuova e Gallo.

 

Allegati

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Allegato IV novembre 2017.pdf 277.92 KB

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